Editoriale di Walter Righini, presidente FIPER
Il 2023 si è chiuso con Fiper impegnata su diverse partite, alcune concluse, altre ancora oggi aperte, sulle quali lavoreremo e ci impegneremo ancor di più nel 2024.
Il primo semestre del ’23 ha visto l’evoluzione di FIPER da associazione, a Fondazione di Partecipazione ETS, entrando così a pieno titolo nel regime degli enti del terzo settore. Una scelta consapevole per il ruolo e gli obiettivi che la Fondazione si è posta nel medio-lungo periodo nel promuovere fattivamente la transizione ecologica, attraverso la promozione della filiera biomassa-energia e l’efficienza energetica presso i consumatori finali.
Non solo rispetto dell’ambiente: FIPER non dimentica la responsabilità sociale e ha proseguito, dopo la donazione effettuata a Giugno, la collaborazione con Soleterre anche a Natale, per sostenere il progetto di costruzione di un ospedale a Leopoli per i bambini ucraini vittime di guerra.
Nel secondo semestre invece sono giunti al termine due importanti progetti di cui FIPER era partner. In particolare: il progetto europeo denominato “BeCOOP”, che ha permesso a FIPER di valutare il potenziale di sviluppo di una comunità dell’energia termica impiegando biomasse legnose locali attraverso il coinvolgimento dei Comuni di Tovo S. Agata, Mazzo e Lovero in Valtellina in collaborazione con il Politecnico di Milano; il secondo di carattere regionale, il progetto USEFOL, finanziato da Regione Lombardia, realizzato con le Università di Milano e di Torino con l’obiettivo di identificare modalità innovative per la gestione forestale sostenibile, il calcolo del carbon sink. Questo progetto ha rappresentato per FIPER l’occasione di realizzare una campagna di sensibilizzazione sui risultati del progetto che coinvolgesse il largo pubblico, in particolare il target giovani e famiglie. A tal fine, si è realizzato un video divulgativo denominato “La scrivania di larice” in collaborazione con “Compagnia delle Foreste” e la scuola di teatro “Teatro Pedonale”.
FIPER ha partecipato attivamente ai tavoli istituzionali, sia regionali che nazionali, aperti sulla filiera forestale, sulla promozione delle fonti rinnovabili, sul teleriscaldamento efficiente e l’economia circolare, cercando sempre un approccio costruttivo e collaborativo con i ministeri, regioni e province e le diverse agenzie, per promuovere un modello di sviluppo locale green nelle aree montane e interne. Continuerà anche nel nuovo anno a presenziare a tutti i tavoli aperti, compresa la presenza, nella persona di Vanessa Gallo, all’interno del board di Bioenergy Europe, che ci permette di tenere un’interlocuzione sempre aperta e costante sul piano europeo e internazionale nel settore delle bioenergie.
A livello Europeo, la partita relativa al corretto riconoscimento della biomassa legnosa primaria all’interno della RED3 è stata vinta, ottenendo che la responsabilità dell’applicazione della norma europea in materia forestale sia demandata agli stati membri, sulla base delle loro specificità e dei relativi piani forestali nazionali. Con la RED III è stato dato il via libera al nuovo traguardo sulle rinnovabili che dovranno raggiungere il 45% dei consumi finali di energia al 2030, contro l’attuale traguardo del 32%.
Tra le novità dell’ultima parte del 2023, è da segnalare la partecipazione di FIPER al Cluster legno del MASAF, il cui lavoro è già iniziato sulla gestione e manutenzione della foresta urbana. Dopo aver contribuito, con altri stakeholder alla stesura del position paper su “Gestione forestale e sostenibilità degli usi energetici delle biomasse forestali”, ci si concentrerà sul sostegno alla filiera legno e alla diversificazione degli impieghi, alla migliore valorizzazione della risorsa legno e una più capillare e approfondita gestione forestale sostenibile nei territori montani italiani, prendendo a modello i diversi esempi virtuosi, filiere corte e locali e sistemi di conversione energetica altamente tecnologici e non inquinanti, in cui le filiere per il legname da opera si integrano perfettamente con quelle energetiche. “Fare sistema insieme!”, la sfida del cluster portavoce delle associazioni di categorie, enti di ricerca, istituzioni che si occupano dell’economia del legno e della promozione del made in Italy ad essa correlata.
In questo scenario, affinché gli interventi per raggiungere gli obiettivi di incremento dell’energia da fonti rinnovabili siano efficaci, è indispensabile basarsi su una strategia complessiva di decarbonizzazione dell’economia e in questa direzione, solo una maggiore integrazione fra la politica energetica nazionale e quella forestale, del clima e dell’ambiente e della bioeconomia circolare, consentirà al Paese di assolvere ai propri impegni, fornendo al contempo nuove opportunità d’investimento e di sviluppo in particolare per le comunità locali, nelle aree periferiche.
FIPER sarà impegnata nel 2024 nel monitorare e fornire il proprio contributo nelle consultazioni relative al recepimento della Direttiva RED 3 e agli ultimi provvedimenti afferenti alla RED 2: l’introduzione delle garanzie d’origine per l’energia termica, la revisione dei target del PNIEC, la definizione dei prezzi minimi per l’energia, il FER 2, la promozione del teleriscaldamento efficiente tra gli strumenti di efficienza energetica.
Riguardo alle garanzie d’origine (GO) termiche, il MASE ha avviato la consultazione fino al 15 gennaio 2024 con l’obiettivo di incrementare anche in Italia la produzione e l’uso dell’energia termica rinnovabile. Una grande opportunità per il teleriscaldamento rinnovabile e in particolare a biomassa. Infatti, la RED III prevede che gli Stati Membri definiscano ulteriori specifici target sulla penetrazione delle FER nel riscaldamento. In particolare, nel settore del teleriscaldamento e teleraffrescamento, la RED III prevede un incremento indicativo della quota rinnovabile termica sino a un valore prossimo al 48% al 2030.
Per raggiungere questi target, è necessario un serio cambio di ritmo sulla promozione delle energie rinnovabili, sia in termini di normative nazionali, sia di incentivazione.
In questo senso, anche il bando ministeriale che ha rivisto, prima di fine anno, le graduatorie per assegnare i fondi del PNRR per l’installazione ex-novo, il rinnovo o l’ampliamento degli impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento rinnovabili, ha messo a disposizione solamente 200 milioni di euro, troppo poco per gli obiettivi che il nostro Paese ha bisogno di raggiungere entro il 2030. Anche su pressione di FIPER il Ministero ha riaperto le graduatorie, premiando alcuni progetti di nostri associati, ma l’impegno economico è ancora abbondantemente sottodimensionato, soprattutto se comparato con altri paesi come la Germania, che nello stesso periodo ha stanziato quasi 3 miliardi di euro.
La versione del PNIEC trasmessa a Bruxelles nel luglio 2023 riduce ulteriormente il ruolo delle bioenergie nel settore termico. Come già evidenziato dalla Commissione Europea nel 2019, bisogna riconoscere – in un’ottica di neutralità tecnologica – un adeguato contributo da parte delle biomasse. Per centrare gli obiettivi europei serve un cambio di passo: la copertura dei consumi finali lordi di energia termica da FER è ancora “ferma” al 20%, ma l’obiettivo è raggiungere il 37% al 2030. Ciò significa che nei prossimi 7 anni dobbiamo raddoppiare la quota di FER termiche, ossia aumentare di 2,5% all’anno la quota di rinnovabili (a parità di consumi) puntando su PdC, Biometano e Biomasse.
Insomma, da ogni parte ci arrivano dunque forti segnali che il tempo per la transizione energetica a nostra disposizione è veramente pochissimo e serve quindi una vera accelerazione delle politiche di sostegno a tutte le energie rinnovabili biomasse comprese.