Milano – FIPER ha presentato in collaborazione con il Consorzio Italiano Agricoltura Circolare una serie di proposte di emendamenti (in allegato) che vanno nella direzione di favorire una maggiore flessibilità degli impianti che producono energia elettrica rinnovabili da fonti programmabili (biomasse, biogas).
Maggiore flessibilità nella filiera a monte, attraverso la possibilità di diversificare l’impiego di sottoprodotti di origine agricola, flessibilità a valle del processo produttivo, ovvero la possibilità di produrre e immettere in rete energia elettrica a seconda delle esigenze del sistema elettrico nazionale e svolgere quindi un importante ruolo di bilanciamento di rete.
In particolare, le 2 macro-misure riguardano:
– misura 1 “reflui zootecnici”: intervento per favorire l’impiego dei reflui zootecnici nella digestione anaerobica in sostituzione delle colture dedicate ed incrementare processi virtuosi di economia circolare;
– misura 2 “flessibilità elettrica”: semplificazione per consentire, senza oneri aggiuntivi per lo Stato e per il sistema elettrico nazionale, l’erogazione di servizi di flessibilità alla rete elettrica da parte del parco installato di impianti a biogas, bioliquidi e biomasse. Questi impianti possono operare in assetto flessibile, tuttavia l’attuale quadro legislativo non consente di operare in tal senso.
Le due proposte di emendamenti sono a costo zero, ovvero non impattano in termini di gettito; vere misure di semplificazione che aumentano la performance energetica e ambientale di questi impianti.
Commenta Walter Righini, presidente FIPER:” l’adozione di queste due misure produrrebbe concreti effetti positivi sulla competitività del sistema agroalimentare made in Italy, sullo sviluppo e presidio delle aree rurali, nonché sulla riduzione dell’impatto ambientale dell’attività agricola, senza ulteriori oneri per il Paese”.
Conclude: “Flessibilità a costo zero per il Paese è, a nostro avviso, uno degli obiettivi principali del DL semplificazione”.