Roma – Entrano finalmente in vigore le misure per imprese e famiglie contenute nel DL Rilancio. Varato il 13 maggio dal Consiglio dei ministri, dopo la bollinatura ieri sera della Ragioneria dello Stato e la successiva firma del presidente della Repubblica Mattarella, il provvedimento è stato pubblicato nella notte nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 19 maggio.
Il decreto ha preso il numero 34 del 2020 e ha per titolo “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
Si apre ora la partita della conversione che comincerà dalla Camera, con il Governo che – prima con il premier Conte e ieri con il ministro Patuanelli – ha già detto di aspettarsi miglioramenti del testo in Parlamento. Norma sul Superbonus incluso.
Composto da 266 articoli, il DL Rilancio vale 55 miliardi di euro di nuovo indebitamento per un impatto complessivo da 155 miliardi.
Nel testo finale del decreto si trovano tutte le norme di interesse per l’energia fin qui segnalate, seppure con alcuni aggiustamenti a valle dell’ulteriore affinamento del provvedimento post Cdm. Di seguito in sintesi, articolo per articolo.
Il Superbonus per la riqualificazione energetica degli edifici, il sismabonus, FV e le colonnine elettriche. Si trova agli articoli 119-121 del DL una delle novità più citate del provvedimento, il cosiddetto Superbonus. In sintesi la disposizione prevede la detrazione, in cinque anni, nella misura del 110% delle spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per specifici interventi volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus), la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e per interventi ad essi connessi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Le norme si applicano agli interventi effettuati da persone fisiche, condomini, Istituti autonomi case popolari, cooperative di abitazione a proprietà indivisa. La detrazione si estende anche alle seconde case, purché in condominio, escluse le unifamiliari. I soggetti che hanno diritto alla detrazione potranno optare, in alternativa, a uno sconto in fattura da parte del fornitore che ha effettuato gli interventi, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari (opzione che era stata cancellata in una bozza del DL girata ieri), ovvero per la trasformazione in un credito di imposta sempre cedibile.
Riduzione degli oneri delle bollette elettriche delle Pmi. All’articolo 30 del provvedimento l’annunciata misura per la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in BT diverse dagli usi domestici. In particolare per i mesi di maggio, giugno e luglio, l’Arera dovrà rideterminare le tariffe di distribuzione e misura dell’energia elettrica al fine di azzerare le attuali quote fisse indipendenti dalla potenza relative alle tariffe di rete e agli oneri generali per tutti i clienti non domestici alimentati in bassa tensione, mentre per i soli non domestici in BT con potenza superiore a 3,3 kW le tariffe di rete e gli oneri generali saranno rideterminati applicando una potenza “virtuale” fissata convenzionalmente a 3 kW. Sono esclusi gli oneri di commercializzazione. Per l’attuazione della misura p autorizzata la spesa di 600 milioni di euro per il 2020 attraverso un versamento del Mef sul Conto emergenza Covid istituito presso la Csea.
Interventi a sostegno del meccanismo dei Certificati Bianchi. All’articolo 41 del DL si trova l’atteso intervento sui Tee. In particolare, la norma proposta prevede (comma 1) una proroga della chiusura dell’anno d’obbligo 2019, fino al 30 novembre 2020. Tale possibilità, osserva la relazione illustrativa, garantirebbe al mercato un tempo più adeguato per potersi riassestare dopo l’attuale emergenza anche in considerazione della già scarsa liquidità che caratterizzava il sistema. Il comma 2, con riferimento ai Certificati Bianchi per la cogenerazione ad alto rendimento (CAR), permette al contempo di incrementare la liquidità di Certificati immessi sul mercato tramite l’anticipo dell’inizio del periodo di rendicontazione alla data di entrata in esercizio per i nuovi impianti, che a normativa vigente dovrebbero attendere il 1° gennaio dell’anno successivo.
Nasce il Fondo per il trasferimento tecnologico e la fondazione Enea Tech. All’articolo 42 del DL si dispone la creazione del Fondo per il trasferimento tecnologico, istituito nello stato di previsione del Mise con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2020 finalizzato a sostegno dei processi di innovazione in particolare delle start-up, attraverso una collaborazione pubblico-privato. La misura era stata annunciata da Patuanelli al termine del Cdm che aveva varato il DL Rilancio, sottolineando in questo percorso il ruolo di Enea nell’ambito delle funzioni ad essa già attribuite in materia di trasferimento tecnologico, previa stipula di apposita convenzione. A questo fine è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro. Sempre allo scopo di “sostenere e accelerare i processi di innovazione” del sistema produttivo nazionale nasce la Fondazione Enea Tech, una fondazione di diritto provato costituita dall’Agenzia e sottoposta alla vigilanza del Mise: per la sua istituzione e operatività è autorizzata per il 2020 la spesa di 12 milioni di euro. On materia di start-up si segnala nel DL Rilancio anche l’articolo 28 che reca disposizioni per il “rafforzamento dell’ecosistema delle start-up innovative”.
Rafforzamento ecobonus auto. All’articolo 44 si trova il rifinanziamento dell’ecobonus auto, introdotto dalla Legge di Bilancio 2019 e che prevede un incentivo all’acquisto di auto con emissioni di CO2 fino a 60 g/km, ossia elettriche pure e plug-in. La norma del DL Rilancio incrementa il fondo di 100 milioni di euro per il 2020 e 200 milioni di euro per il 2021.
Un centro di ricerca per l’automotive a Torino. All’articolo 49 si contempla lo stanziamento di 20 milioni di euro per il 2020 al fine di realizzare un Centro nazionale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo della mobilità e dell’automotive con sede a Torino. Il Centro, si legge nell’articolo, favorisce e organizza attività di ricerca collaborativa tra imprese e altri istituti di ricerca anche attraverso la realizzazione di linee pilota per la sperimentazione di nuove forme di mobilità, “ivi comprese la mobilità elettrica, la guida autonoma e ulteriori applicazioni dell’intelligenza artificiale al settore della mobilità in genere”.
Esonero temporaneo contributi Anac. L’articolo 65 del DL esonera stazioni appaltanti e operatori economici dal versamento dei contributi all’Anac per tutte le gare avviate dall’entrata in vigore del decreto Rilancio fino a fine 2020. Gli oneri della norma sono stimati in 25 milioni di euro.
Accise: dalla soppressione delle clausole di salvaguardia alla riduzione dei versamenti. All’articolo 123 la cancellazione definitiva delle clausole di salvaguardia coperte da aumenti di Iva e accise. All’articolo 129 la riduzione delle rate di acconto mensile dell’accisa sul gas e sull’energia elettrica: da maggio a settembre il versamento deve essere nella misura del 90% di quelle calcolate sui consumi dell’anno precedente. Per il solo mese di maggio il termine del pagamento è spostato dal 16 al 20. All’articolo 131 si dispone che, alla luce della situazione emergenziale, i pagamenti delle accise sui prodotti energetici relativa al mese di marzo, con scadenza 16 aprile, verranno comunque considerati regolari se effettuati entro il 20 maggio. Ancora, all’articolo 132 si indica che per i mesi da aprile ad agosto inclusi i soggetti obbligati ai pagamenti delle accise sui prodotti energetici possano effettuarli, a titolo di acconto, nella misura dlel’80% delle somme che sarebbero dovute. All’articolo 162 la possibilità di rateizzare il debito di accisa per il titolare del deposito fiscale di prodotti energetici.
Sblocco insediamento nuova Commissione Via-Vas. La norma entrata e uscita dalle bozze di DL per consentire l’insediamento della nuova Commissione Via-Vas trova alla fine posto nel DL all’articolo 228. Con l’intervento normativo si sopprime la creazione del previsto Comitato tecnico istruttorio che avrebbe dovuto affiancare la Commissione, la cui mancata costituzione impedisce l’entrata in operatività dei nuovi 40 commissari nominati dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa con decreto del 20 agosto 2019, registrato dalla Corte dei Conti a febbraio.
Arriva il bonus per incentivare la mobilità sostenibile individuale nelle aree urbane. Per agevolare spostamenti individuali sostenibili destinati ad aumentare alla luce della ridotta capacità del Tpl e alla minore propensione ad utilizzarlo per l’emergenza sanitaria, si introduce un “bonus mobilità” destinato ai residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti. Il buono è pari al 60% della spesa sostenuta e comunque non superiore a euro 500, a partire dal 4 maggio 2020 (data di avvio della fase 2) e fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture. Tale ‘buono mobilità’ può essere richiesto per una sola volta ed esclusivamente per una delle destinazioni d’uso previste. Al riguardo, si prevede lo stanziamento di ulteriori 50 milioni di euro per l’anno 2020, per un totale di 120 milioni di euro per tale annualità.
Ricerca e innovazione. Infine l’articolo 238 del DL è dedicato a un “Piano di investimenti straordinario nell’attività di ricerca”, mentre il 239 alla creazione di un Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, con una dotazione 2020 di 50 milioni di euro.