Per un’europa rinnovabile e sostenibile. È in arrivo, il 12 aprile a Padova, il convegno nazionale di Fiper

Milano, 25 marzo 2024 – Il convegno annuale di FIPER si svolgerà il 12 aprile 2024 presso l’orto Botanico di Padova e avrà uno sguardo europeo.

Il titolo dice già molto: “Per un’Europa rinnovabile e sostenibile. Dal Manifesto di Ventotene al Manifesto delle bioenergie” e rispecchia il lavoro che FIPER ha condotto negli ultimi anni (e sta ancora facendo) sui tavoli di concertazione europea per portare avanti le istanze del settore e della filiera bosco-legno-energia.

Dal lavoro svolto  sulla revisione della direttiva RED III, al riconoscimento delle CER termiche, passando attraverso battaglie più nazionali, quale il riconoscimento del cosiddetto “fuori foresta” nella disciplina dei sottoprodotto e non più dei rifiuti, il filo conduttore è riconoscere questa filiera un driver di sviluppo locale e garanzia della sicurezza energetica nazionale ed europea.

Il programma è articolato in due sessioni. La prima, che verrà aperta dalla Viceministra all’Ambiente e sicurezza energetica Vannia Gava, avrà taglio tecnico e specialistico e vedrà succedersi interventi di relatori  esperti del settore, come il Presidente del Cluster Italia foresta legno, Davide Pettenella, il Presidente di PEFC e UNCEM Marco Bussone, la Presidente di FSC Italia Maria Rita Gallozzi e il giornalista Gianluca Ruggieri conduttore della trasmissione Il Giusto clima di Radio Popolare.

La seconda sessione invece sarà dedicata alle politiche europee in materia energetica: l’introduzione di Irene di Padua, Responsabile policy di Bioenergy Europe, che esporrà il Manifesto delle bioenergie redatto negli ultimi mesi di concerto con tutte le sigle aderenti a Bioenergy Europe, darà il via ad un confronto tra candidati alle prossime elezioni europee in rappresentanza delle principali forze politiche del paese: Paolo Borchia per la Lega, Herbert Dorfmann per la Sudtiroler Volkspartei, Alessandra Moretti del Partito Democratico, Sabrina Pignedoli per il M5S e un rappresentante di Fratelli d’Italia.

Sono orgoglioso di poter aprire i lavori di questo convegno” dichiara il Presidente di FIPER Walter Righini “Il panel dei relatori è di alto livello e sono sicuro che sarà un’occasione preziosa di confronto per la costruzione di un’Italia sempre meno dipendente dalle fonti fossili e sempre più orientata a fonti energetiche sostenibili”.

Sarà un momento importante per gettare le basi per le prossime sfide legislative europee che ci aspettano subito dopo il voto. La transizione energetica passerà da un uso sempre più ampio delle fonti rinnovabili e avere europarlamentari italiani che conoscono già il settore delle biomasse legnose vergini sarà fondamentale per un lavoro congiunto ed efficace” dichiara Vanessa Gallosegretaria generale FIPER e membro del board di Bioenergy Europe.

L’evento, patrocinato dal Comune di Padova che ne aprirà i lavori, grazie alla presenza dell’assessore all’ambiente Andrea Ragona, è accreditato dall’Ordine dei dottori agronomi e forestali del veneto e della provincia di Padova e darà diritto a crediti formativi per i partecipanti.

Scarica la locandina del programma qui.

La gestione forestale sostenibile contro il cambiamento climatico. Il video di Bioenergy Europe

Anche le foreste subiscono gli effetti dannosi del cambiamento climatico come incendi, siccità e parassiti. Per aumentare la loro resilienza, dobbiamo sostenere la gestione forestale sostenibile per:

  • Aumentare lo stoccaggio del carbonio
  • Preservare la biodiversità
  • Sostituire le fonti fossili di energia

In questo video Bioenergy Europe spiega in modo chiaro e semplice come la gestione forestale sostenibile può proteggere le foreste dai cambiamenti climatici

FIPER e AIEL unite per riconoscere le potature come sottoprodotti: lanciata a Progetto Fuoco la proposta di un tavolo presso il MASE per la definizione di un vademecum

Verona – Si è svolto venerdì pomeriggio presso Progetto Fuoco, la fiera internazionale sui sistemi di riscaldamento a biomassa, il convegno organizzato da AIEL e FIPER dedicato ad un tema di grande attualità e importanza per il settore: il riconoscimento dei residui derivanti dalle potature e dalla gestione del verde urbano definiti anche con la dizione “fuori foresta” nella disciplina dei sottoprodotti.

Annalisa Paniz, direttrice generale di AIEL, ha aperto i lavori del convegno mettendo l’accento sul fatto che il cosiddetto “fuori foresta”, il materiale raccolto al di fuori della gestione forestale, può davvero rappresentare un’opportunità significativa di economia circolare anche nella gestione del verde urbano, che risente ancora di un’interpretazione non sempre lineare, di visioni in contrapposizione tra la gestione nel regime rifiuti o la disciplina dei sottoprodotti validi per la valorizzazione energetica.

Sulle specifiche normative che permettono di valorizzare il fuori foresta, chiari e dettagliati sono stati gli interventi di Diego Rossi e Matteo Favero di AIEL e dell’avvocata Rosa Bertuzzi i quali, riprendendo i requisiti previsti dall’art.184 bis del TUA (testo unico ambientale), hanno spiegato come in quest’ultimo e in diverse sentenze recenti si ritrovano i riferimenti utili per dare vita a questo cambio di prospettiva.

Annoverare dunque definitivamente sfalci e potature derivanti dalla gestione di parchi e giardini e il materiale derivante dalla gestione degli eventi meteorologici o della pulizia degli alvei fluviali come sottoprodotti è attualmente possibile, evitando in questo modo la filiera dei rifiuti.

Una buona pratica già attuata, che può essere presa come esempio e riferimento, è senza dubbio quella della Regione Friuli Venezia Giulia, illustrata dall’assessore all’ambiente Fabio Scoccimarro: a seguito degli eventi meteorologici violenti di luglio 2023, il governo friuliano ha emanato un’ordinanza con cui i 125 comuni colpiti dagli effetti della tempesta hanno potuto gestire gli alberi abbattuti in deroga alla gestione del regime rifiuti, a condizione che venissero impiegati nella filiera energetica. Qui, 10.000 tonnellate di legname raccolto ha prodotto un risparmio per i 125 comuni di circa 800.000 euro.

La segretaria generale di FIPER Vanessa Gallo ha posto poi l’accento sugli aspetti economici del fuori foresta: per un’amministrazione comunale significa risparmiare 60 euro a tonnellata, come costo evitato di smaltimento; in aggregato per il Sistema Italia il risparmio ammonta a circa 150-180 milioni di euro. Da aggiungere poi il valore del ritorno economico dato dalla vendita del residuo legnoso che si aggira sino a 15 euro/tonnellata, corrispondente in aggregato a circa 45 milioni di euro, dato che comprende tutt i vari approvvigionamenti, non solo le potature

Il convegno si è concluso con l’annuncio da parte di FIPER e AIEL di aver provveduto a fare richiesta al MASE, congiuntamente a Confcooperative, di attivare un tavolo di lavoro per la stesura di un vademecum rivolto a Enti locali e operatori sulla valorizzazione del fuori foresta come sottoprodotti.

Il fuori foresta rappresenta una mole importante e ancora oggi quasi del tutto ignorata di risorse, che possono aiutare il nostro paese a progredire sulla strada della transizione energetica” commenta il presidente di FIPER Walter Righini “Con la valorizzazione di questi materiali potremmo fare un passo avanti nella creazione fattiva dell’economia circolare anche nella gestione del verde delle nostre città. C’è un patrimonio ecologico ed economico che oggi scartiamo come rifiuto e che invece ha già tutte le carte in regola per diventare una risorsa. Non sprechiamo quest’occasione. Facciamo appello al MASE affinché acceleri la creazione del tavolo di lavoro”.

Guarda sotto video dell’intervento di Vanessa Gallo a progetto Fuoco e scarica la presentazione di Vanessa Gallo

Associati Fiper fanno ricorso al TAR: il metodo tariffario per il servizio di teleriscaldamento alimentato a biomassa è illegittimo

Associati Fiper fanno ricorso al TAR avverso la delibera di ARERA del 28/12/23 n.638/2023/R/TLR: il metodo tariffario per il servizio di teleriscaldamento alimentato a biomassa è illegittimo.

Milano – Ieri quattro aziende associate a FIPER hanno notificato ricorso al TAR della Lombardia per la delibera n. 638/2023/R/TLR del 28 dicembre 2023 di ARERA di approvazione del metodo tariffario del teleriscaldamento. FIPER partecipa al ricorso ad adiuvandum.

La delibera ARERA oggetto di ricorso è, a nostro avviso, affetta da molteplici vizi basandosi su una norma incostituzionale sia nel merito, ledendo la libertà di iniziativa economica, sia nella forma in quanto il dispositivo normativo è stato illegittimamente inserito in sede di conversione di un Decreto-legge in violazione del vincolo di omogeneità.

Detta normativa ha introdotto, in via provvisoria per l’anno 2024, un limite massimo alla tariffa applicabile dai gestori degli impianti di teleriscaldamento, suddividendo il calcolo di tale limite (c.d. “costo evitato”) in due modalità a seconda della zona di ubicazione degli impianti.

In particolare, per le reti alimentate a biomassa in aree metanizzate e/o montane, nel 2022 non si sono riscontrati incrementi anomali di prezzi né si sono generati extraprofitti, come del resto riconosciuto dalla stessa ARERA nella sua indagine conoscitiva, per cui non è dato comprendere la ragione dell’affidamento ad ARERA di un potere che annulla la principale libertà dell’imprenditore, che è quella di fissare il prezzo per il servizio/prodotto offerto sul mercato in base ai costi dallo stesso sostenuti.

In particolare, per le aree di montagna si sottolinea poi l’illogicità di voler raffrontare il costo dell’energia termica al prezzo del pellet invece che al gasolio per la determinazione del metodo tariffario applicabile.

La scelta del pellet per il calcolo del costo evitato per le aree non metanizzate, non essendo utilizzato dagli impianti di teleriscaldamento, non permette di riflettere in tariffa la variazione di costi di approvvigionamento della materia prima. Tale combustibile non è nemmeno il più diffuso nel territorio, ove invece nella quasi totalità dei fabbricati non allacciati alle reti di teleriscaldamento è presente l’alimentazione a gasolio; il pellet, infatti, se utilizzato per alimentare la centrale termica di case e condomini, necessita di cospicui investimenti e di grandi spazi per lo stoccaggio e l’alloggiamento dei macchinari di movimentazione del combustibile che non sono disponibili nella maggior parte dei fabbricati.

Altra criticità è la non esclusione delle cooperative dalla regolazione tariffaria, ove la tariffa viene determinata dai soci stessi della cooperativa che di fatto utilizzano il calore stesso.

Le motivazioni presentate nel ricorso erano già state segnalate e  sollevate da FIPER nel corso della Consultazione DCO 546/2023/R/TLR “ORIENTAMENTI PER LA DEFINIZIONE DEL METODO TARIFFARIO PER IL SERVIZIO DI TELERISCALDAMENTO NEL PERIODO TRANSITORIO”, ma non recepite dal Regolatore nella stesura finale della delibera.

Commenta Walter Righini “Il gestore del teleriscaldamento, in particolare nelle aree montane, compete sul mercato e il prezzo del calore del teleriscaldamento rappresenta la leva di competitività e vicinanza al cliente finale in considerazione anche ai servizi annessi e connessi offerti dallo stesso; questo metodo penalizza le imprese che sono state virtuose e non favorisce lo sviluppo del servizio del teleriscaldamento a fonte rinnovabile (biomasse), come espressamente previsto da mandato del d.lgs 104/2011.”

Fiper a Progetto Fuoco 2024

Venerdì 1 marzo, Fiper sarà presente a Progetto Fuoco, la più importante fiera al mondo sul riscaldamento a biomassa, nella tavola rotonda all’interno del convegno “I nuovi strumenti per le foreste del futuro”, organizzato da Aiel e CIA.

Avanti sulle garanzie di origine termiche

Fiper, dopo una lunga consultazione con i propri associati e grazie al lavoro congiunto di essi, ha inviato le proprie osservazioni in merito allo schema di decreto del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica che definisce le modalità d’obbligo di incremento di energia rinnovabile termica.

Fiper punta l’attenzione sulla necessità di politiche di sostegno di medio e lungo periodo e di misure di supporto specifiche per promuovere il teleriscaldamento termico rinnovabile (il “gigante dormiente” di cui spesso ci si dimentica quando si parla di energia), nonché sull’importanza della certificazione per lo sviluppo dei comuni montani.

FIPER sostiene il progetto Unbroken Kids

Grazie al contributo di FIPER, Soleterre ha potenziato la capacità di fornire assistenza sanitaria del centro “Unbroken Kids” dedicato alla riabilitazione fisica e psicologica dei bambini presso l’ospedale pediatrico Saint Nicholas di Leopoli. Attraverso l’assunzione di personale specifico, il Centro ha potuto rispondere ad una crescente necessità di interventi per i minori colpiti da traumi di guerra: sono 60 al mese quelli presi in carico.

Quattro nuove risorse tra cui un fisioterapista, una terapista occupazionale, una logopedista e una neuropsichiatra infantile hanno iniziato a lavorare con i pazienti pediatrici e i loro famigliari per favorire un processo di cura e recupero psico-fisico efficiente.

www.soleterre.org

Energia: No alla regolamentazione tariffaria per il teleriscaldamento altoatesino

Durante i negoziati con l’Autorità di Regolazione per l’Energia, Reti e Ambiente (ARERA), la Federazione Energia Alto Adige SEV è riuscita a ottenere l’esclusione dalla nuova regolamentazione tariffaria per la maggior parte degli impianti di teleriscaldamento dell’Alto Adige. Il presidente della SEV, Hanspeter Fuchs, sottolinea che la Federazione Energia Alto Adige ha sempre sostenuto la possibilità, almeno per le piccole aziende e le cooperative, di poter fissare autonomamente le proprie tariffe. 

Leggi tutto l’articolo