La Federazione Italiana dei Produttori di energia da fonti Rinnovabili FIPER e l’Associazione europea delle bioenergie Bioenergy Europe hanno scelto Asiago come caso studio e venerdì 18 ottobre si sono date appuntamento proprio nella cittadina del famoso altopiano veneto per visitare la centrale di teleriscaldamento che dal 2010 porta calore alla popolazione, grazie all’accurata gestione di Vi.Energia.
La centrale, che sorge nella località Turcio, a circa 6 Km dal centro di Asiago, produce sia energia elettrica sia calore, con cui si riscaldano oltre 200 utenze del territorio, tra le quali la scuola, il municipio, l’ospedale, diversi hotel e moltissime abitazioni private, ma è progettata per poter arrivare a servire fino a 500 utenze. Alimentata a biomasse solide legnose vergini, permette di abbattere drasticamente le emissioni grazie ad un complesso sistema di rimozione delle ceneri, una linea fumi, un sistema di abbattimento e di monitoraggio in continuo delle emissioni inquinanti ed è un importante fattore verso la transizione energetica del territorio di Asiago, all’interno della strategia locale Asiago Go Green.
In un territorio ricco di paesi montani e ricchissimo di boschi e foreste come quello veneto, le centrali a biomassa legnosa possono rappresentare un’importante alternativa alle fonti fossili per la produzione di calore, contribuendo inoltre alla gestione forestale sostenibile, al rilancio del territorio con l’attivazione della filiera bosco-legno-energia e alla lotta allo spopolamento delle aree interne.
Questo è il motivo dell’interesse mostrato da Bioenergy Europe per la best practice di Asiago. Manolis Karampinis, Business developer e membership director di Bioenergy Europe, ha infatti dichiarato “Vogliamo sostenere e promuovere sistemi come Asiago per il prossimo futuro, perché ci rendiamo conto che soddisfano effettivi bisogni delle popolazioni e si integrano perfettamente con il territorio. Per questo illustreremo anche questa best practice nei prossimi incontri e colloqui con i policy makers europei come modelli per la competitività e la sostenibilità”.
Lo stesso primo cittadino di Asiago, il Sindaco Roberto Rigoni Stern, che ha avuto un breve colloquio con la segretaria generale di Fiper Vanessa Gallo, ha sottolineato “l’importanza cruciale del teleriscaldamento nel miglioramento della qualità dell’aria della cittadina, nella quale tradizionalmente ci si riscaldava bruciando la legna raccolta in bosco in camini e stufe totalmente privi di filtri e a bassa efficienza. Da anni anche le prestazioni energetiche del teleriscaldamento fanno parte del piano comunale Asiago Go Green, che prevede anche un importante incremento della raccolta differenziata, la creazione delle comunità energetiche e un turismo sempre più attento all’ambiente”.
Mirko Bertotti, energy manager di rete e centrale, ha posto l’accento sul forte legame che la centrale ha ormai con il suo territorio, sia per la catena di approvvigionamento del cippato, che dà lavoro a diverse aziende forestali locali per una fornitura a km zero, sia per lo stretto rapporto con le utenze nella gestione quotidiana di richieste, soluzione di problemi, assistenza: “La sfida principale che abbiamo nel prossimo futuro è quella di far fronte alle molte richieste di allacciamento che continuano ad arrivare, cercando di armonizzare la difficoltà di un territorio montano con utenze disperse sul territorio con la necessità di garantire la sostenibilità ambientale ma anche economica di ogni nuovo braccio di rete”.
Grande soddisfazione ha espresso anche la segretaria generale di Fiper, Vanessa Gallo, per la scelta di Bioenergy Europe di indicare la centrale di Asiago come modello per le politiche energetiche delle aree montane per tutta Europa: “Quella di Asiago è l’unica centrale cogenerativa a biomassa legnosa vergine in Veneto e durante il covid, pur essendo comune metanizzato, ha mantenuto invariate le tariffe. Ciò ha portato ad un incremento esponenziale delle richieste di allaccio, che verranno soddisfatte in gran parte dalla misura del PNRR dedicata allo sviluppo di reti di teleriscaldamento a fonti rinnovabili. Speriamo che questa visita possa essere da stimolo per la nascita di nuovi impianti come quello di Asiago nel Veneto, una regione con grandi potenzialità in materia di energia da biomassa, ma purtroppo ancora quasi del tutto inespresse”.