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Viaggio in Friuli

Viaggio in Friuli

Un breve ma intenso viaggio nel Friuli della filiera bosco-legno-energia, alla scoperta di realtà virtuose e buone pratiche di successo: è quello che ha fatto FIPER nel mese di settembre insieme a Fabio Gallici, associato Fiper e imprenditore della filiera che gestisce insieme al fratello Ivano la Gallici SRL.

Con questo sintetico report, Fiper intende restituire i contenuti delle due giornate, con un breve racconto per parole e immagini, con l’obiettivo di far emergere le questioni più urgenti con le quali ci siamo confrontati, sollecitati dai tanti stimoli dei colloqui avuti con gli attori principali del territorio, gli imprenditori della filiera che ogni giorno si confrontano con le difficoltà e gli ostacoli di un settore che deve fare ancora molta strada per raggiungere gli obiettivi europei al 2030.

PRIMA TAPPA: ZIGNANO POWER

Il primo giorno di tour inizia con la visita alla Zignago Power di Fossalta di Portogruaro, un impianto che produce 49,2 MWt termici e 17 MW elettrici utilizzando esclusivamente materiale vegetale vergine. L’impianto sorge nel 2008 per soddisfare la richiesta energetica della vetreria di proprietà della famiglia Marzotto, ma nel tempo è arrivato anche ad alimentare 150 utenze tra private e pubbliche (come ad esempio l’asilo e la piscina).

Insieme all’Amministratore delegato Andrea Bigai, il Presidente Colli e la Segretaria generale Vanessa Gallo hanno discusso delle modalità per rispettare i criteri di sostenibilità previsti dalla direttiva europea RED II e della necessità di norme e tempi chiari e definiti per la relativa certificazione. Altro tema dibattuto è stato quello dell’approvvigionamento della biomassa a Km zero e dell’importanza del riconoscimento del materiale forestale fuori foresta e urbano all’interno dei criteri di sostenibilità dei materiali residuali ai fini energetici come sottoprodotto o come materiale forestale a tutti gli effetti, per garantire una produzione sostenibile e una filiera corta che crei sviluppo per il territorio.

PALLET E CIPPATO; E UNA RETE DI IMPRESE

La tappa successiva del viaggio è la località di Faedis: qui, Franco Petrigh dirige Relen, un’azienda di produzione di cippato, e l’azienda di produzione di pallet Friul Pallet.

La delegazione di Fiper con Franco Petrigh nel sito Relen-Friul Pallet

 

L’idea di avviare un impianto di teleriscaldamento è nata nel 2012 proprio dalla necessità di essiccare i pallet destinati al commercio trans-oceanico, all’interno del processo di disinfestazione da agenti fito-sanitari potenzialmente dannosi. Da qui si è poi sviluppata una mini rete a servizio di uffici e capannoni e un impianto di cogenerazione per essiccare il cippato. Con il tempo e l’esperienza, dalla semplice produzione per autoconsumo, Petrigh ha allargato la produzione di cippato destinandolo anche alla vendita, curandone la qualità al fine di ottenere un prodotto ideale per le caratteristiche ambientali ed energetiche, certificato in classe A1.

Sia Relen sia Friul Pallet fanno parte di Rete Legno Energia, una rete d’imprese friulane che coprono tutto l’arco della filiera bosco-legno-energia e promuovono l’uso delle biomasse come combustibile ecologico, a Km zero, sostenibile e programmabile, che crea valore e sviluppo per il territorio attraverso il sostegno dell’economia circolare del legno. Dai racconti e dall’esperienza di Franco abbiamo appreso e constatato che esperienze virtuose di produzione energetica green con piccole o medie reti di teleriscaldamento si possono e si dovrebbero incentivare specie nelle molte aree non metanizzate presenti anche in pianura o nella zona pedemontana friulana, che ancora utilizzano le bombole gpl o il gasolio. L’esempio è quello di Povoletto, comune demetanizzato ora fornito da una piccola caldaia cogenerativa a biomasse.

I TLR DEI PICCOLI COMUNI MONTANI FRIULANI

La prima giornata della missione di Fiper in Friuli prosegue con una visita alla ESCO Montagna FVG e un colloquio con il suo direttore Sergio Buzzi.

Il Presidente Colli, la Segretaria generale Vanessa Gallo e Fabio Gallici insieme a Sergio Buzzi, direttore di ESCO Montagna

 

ESCO Montagna è una società interamente pubblica, partecipata dalle Comunità di montagna della Carnia, del Gemonese e del Canal del Ferro – Valcanale, oltre che da 28 Comuni della montagna friulana e ha come obiettivo quello della promozione del risparmio energetico e dell’uso razionale dell’energia. Ad oggi gestisce gli impianti di teleriscaldamento di Arta Terme, Ampezzo, Treppo Ligosullo, Lauco, Verzegnis, Forni Avoltri, Prato Carnico e Socchieve, tutti in provincia di Udine.

In questo incontro sono emerse soprattutto le tematiche relative alle difficoltà, per impianti di piccole dimensioni e di proprietà pubblica, di gestire le sempre maggiori incombenze derivanti dagli obblighi di enti come Gse e Arera, che pesano molto sul lavoro di una dotazione di personale ridotta all’osso. Anche in questo colloquio è emersa con forza la necessità di stimolare, da parte del Governo regionale, la filiera bosco-legno-energia per promuovere il settore all’interno di un contesto territoriale che ha una grande potenzialità da esprimere, ma altrettante difficoltà nel trovare soluzioni per ottimizzare il funzionamento degli impianti (per esempio, la gestione delle ceneri.

INNOVAZIONE E TUTELA AMBIENTALE: LA BEST PRACTICE DI SERVEL MERA

Il viaggio prosegue verso Sutrio, con la visita all’associato Fiper Servel Mera. Qui, in un’azienda che fa della sostenibilità il suo core business, Nicola Cescutti gestisce diversi impianti idroelettrici e fotovoltaici e l’impianto di teleriscaldamento cogenerativo a biomasse di Sutrio (5MW termici e 1 MW elettrico in funzione dal 2015), spiegando che la ricerca di competitività si può e si deve conciliare con un livello sempre più elevato di attenzione all’ambiente, attraverso una politica di innovazione e di crescita economica che utilizzi al meglio le risorse naturali. Quello di Servel Mera è stato tra i primi impianti in Italia ad aumentare la potenza installata nell’ambito della disciplina nazionale dell’”Extra power”.

L’impianto di Servel Mera a Sutrio

La delegazione di Fiper in visita all’impianto di Servel Mera con Nicola Cescutti

A COLLOQUIO CON L’ASSESSORE REGIONALE ALLE FORESTE

La serata si conclude con l’incontro con Mirco Cigliani, presidente di Legno Servizi e rappresentante regionale delle imprese boschive e forestali e l’Assessore regionale alle politiche Agricole e Forestali Stefano Zannier.

Nell’incontro sono stati affrontati temi importantissimi e urgenti che raccontano di una regione che in ambito forestale ed energetico ha potenzialità enormi di crescita e di sviluppo. Il Friuli, con il suo patrimonio di oltre 300mila ettari di boschi e foreste e un patrimonio forestale fuori foresta urbano che supera i 3 milioni di alberi, potrebbe contare su una ricrescita annua di biomassa che supera il milione di metri cubi, quando invece i prelievi boschivi oggi arrivano appena a 250 mila metri cubi (solo un quarto di quest’ultima!). Da ciò deriva che buona parte delle foreste non sono gestite ma abbandonate ad una ricrescita spontanea incontrollata che crea problemi ambientali enormi: il dissesto idrogeologico per le ricrescite su torrenti e fiumi; monoculture di conifere arrivate alla senescenza facilmente attaccabili da fenomeni come tempeste, patogeni o incendi e non più utili all’assorbimento del carbonio. Il tutto nel paradosso di una regione che è fra le maggiori del nord est per consumo di legno vergine, che però proviene per oltre l’80% dall’estero.

I motivi di questa discrasia paradossale sta in vizi e deficienze consolidate che vedono tra le cause principali le difficoltà a creare piani di gestione su aree di multiproprietà; regolamenti forestali che non prevedono,  come invece accade in altre aree europee, i tagli a raso e la “coltivazione turnale del bosco”; le difficoltà burocratiche con vincoli sovrapposti nelle realizzazioni di piste forestali adeguate agli interventi meccanizzati utili oltre che per le utilizzazioni boschive, anche alle difesa e mantenimento del suolo montano; la frammentazione di tante piccole imprese forestali mai riuscite a crescere o a meccanizzarsi in modo adeguato per svolgere grossi interventi.

Sul lato fuori foresta, poi, si rischia di perdere altrettante importantissime filiere: i dati di monitoraggio registrano infatti una produzione annua di oltre 70mila tonnellate di biomasse costituite da tronchi, piante intere e potature ricavate dagli interventi di sviluppo e mantenimento del patrimonio forestale fuori foresta (alberature stradali, corridoi ecologici, alberature al fianco di ferrovie, foreste urbane, alberi di parchi giardini, aree abbandonate ecc.). Un materiale di alta qualità e prezioso in particolare nelle filiere locali energetiche che però manca ancora di una definizione giuridica e di un sistema di tracciabilità certo ed univoco al fine dell’utilizzo secondo i criteri di sostenibilità, costringendo le imprese ad un utilizzo non garantito dalle normative attuali.

GIORNO 2: ADRIAWATT E LA FUTURA RETE DI CERVIGNANO

La seconda e ultima giornata si apre con la visita alla società agricola Adriawatt, alla guida della quale c’è Paolo Moro, che ci ha incontrati in compagnia del figlio che lavora con lui e delle due assessore del comune di Cervignano Barbara Nalon e Carlotta Francovigh.

La delegazione Fiper insieme ai Moro e alle assessore del Comune di Cervignano

La visita all’impianto di Adriawatt

Adriawatt conduce un impianto a cippato che soddisfa le esigenze energetiche dell’azienda ma che è dimensionato per andare ben oltre. In questa visita infatti, il tema più sentito sia dall’interlocutore pubblico sia da quello privato, è stato senza dubbio quello della possibilità di accedere a incentivi, tramite bandi regionali, per la realizzazione della rete di teleriscaldamento che potrebbe servire il comune di Cervignano. Il progetto di estensione della rete a utenze del comune è infatti nei piani a breve termine della società e del Comune stesso, per quanto però sarebbe necessario un sostegno economico per l’avvio dei lavori. L’appello è quindi di nuovo alle autorità competenti perché sostengano fattivamente il comparto per un vero rilancio dell’economia green friulana.

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL FRIULI: QUI SI DECIDONO LE POLITICHE REGIONALI

A questo punto era naturale arrivare a interloquire con i decisori politici di questa splendida regione ricca di acque e foreste. E infatti nel pomeriggio Fiper si è recata a Trieste per incontrare assessori e consiglieri regionali e sottoporre loro le istanze raccolte nel territorio.

Abbiamo incontrato il vicegovernatore Mario Anzil, l’Assessore all’ambiente ed energia Scoccimarro, l’Assessore alle foreste Stefano Zannier, l’Assessora a infrastrutture e trasporti Cristina Amirante. Con tutti costoro, e con alcuni loro collaboratori, abbiamo iniziato ad analizzare i temi più urgenti per il comparto: il riconoscimento del materiale forestale fuori foresta nelle filiere energetiche sostenibili; le ridefinizioni dei sottoprodotti vegetali, anche in virtù della recente mozione congiunta firmata all’unanimità dal Consiglio regionale, che impegna il Governo alla costituzione di un tavolo tecnico regionale con gli attori coinvolti nella manutenzione del patrimonio forestale urbano e a farsi parti attiva con il governo nazionale e con i membri della commissione UE per una riscrittura della direttiva e della norma nazionale; la possibilità di dare vita a bandi non solo per la realizzazione di nuovi impianti ma anche per la realizzazione delle reti; l’importanza di stimolare una gestione sostenibile dei boschi attraverso una strutturata organizzazione dei prelievi, oggi ancora troppo limitati ed un uso a cascata degli stessi; la necessità di fare una corretta e diffusa comunicazione sulla sostenibilità delle biomasse in quanto fonti rinnovabili di energia sostenibile e programmabile a km zero; l’urgenza di un maggiore coordinamento tra i diversi settori del governo regionale che gestiscono parti distinte della filiera bosco-legno-energia per dare vita a sinergie fondamentali atte a cogliere le opportunità del futuro e vincere le sfide ambientali che abbiamo davanti.

Fiper si è detta disponibile a collaborare con gli uffici regionali e a mettere a loro disposizione tutta la propria esperienza e le proprie conoscenze per lavorare insieme al raggiungimento di questi obiettivi, magari all’interno di un tavolo inter-settoriale, replicando e offrendo esperienze positive già in atto in molte altre regioni fra cui Trentino Alto Adige, Lombardia e Piemonte.

Il pomeriggio in Consiglio Regionale FVG ci ha permesso di intercettare anche la Consigliera regionale Manuela Celotti, prima firmataria della mozione inerente la gestione dei residui vegetali derivanti dalla manutenzione del verde urbano. Con lei abbiamo concordato di proseguire con il lavoro congiunto e trasversale a tutte le forze politiche che siedono in Consiglio e in Giunta regionale, anche per sensibilizzare le istituzioni nazionali ed europee.

Riunione con l’Assessore regionale Scoccimarro e la dirigente del settore Dott.ssa Caprotti

Fiper davanti al palazzo del Consiglio Regionale con l’Assessore Zannier

 

IL VIAGGIO FINISCE. L’IMPEGNO NO!

La due giorni friulana si è conclusa dunque qui, ma il lavoro è solo all’inizio. Fiper si porta a casa una conoscenza più approfondita di questa terra dalle grandi potenzialità e l’impegno a lavorare sulle questioni aperte con ancor maggior vigore che in passato, impegno che ha già iniziato a perseguire dando seguito ai primi contatti post-missione.

Un sentitissimo ringraziamento va a Fabio Gallici, che con grande passione e tenacia porta avanti le istanze del settore guidato, dall’amore per la sua terra e da una visione del futuro improntata alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare, traguardo raggiungibile e non pura chimera, anche nel suo Friuli.

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