Milano – In questi giorni nelle regioni del Nord temporali, trombe d’aria ed altri gravi eventi metereologici hanno causato ingenti danni e costretto alcune regioni (tra cui Lombardia e Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige) a dichiarare lo stato di emergenza. In questa situazione, le amministrazioni comunali sono chiamate a gestire ingenti tonnellate di alberi espiantati (a terra), in un quadro legislativo incerto e fonte di diverse interpretazioni, tra il regime rifiuti e la gestione dei sottoprodotti.
Per questo motivo FIPER ha prontamente scritto una lettera al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al Ministero dell’Agricoltura, Sicurezza Alimentare e delle Foreste e alle Regioni colpite dai recenti eventi atmosferici con la quale si propone di considerare residuo forestale, quindi escluso dal regime dei rifiuti, il legno vergine derivante dagli abbattimenti, dalle potature da manutenzione, dalla messa in sicurezza, dalla selvicoltura urbana, dai prelievi realizzati a causa di eventi eccezionali del patrimonio arboreo pubblico e privato, gestito da Amministrazioni pubbliche, imprese forestali o agricole per gli scopi consentiti dall’art. 185 lettera f.
“È fondamentale intervenire tempestivamente e fare chiarezza, perché stiamo vivendo una situazione paradossale: un eccesso di offerta di residui legnosi, che rimane bloccata per l’uso energetico, qualora l’amministrazione pubblica non riesca a dimostrare la sussistenza dei 4 requisiti previsti all’art. 184 bis del Testo Unico Ambientale, con il rischio che rappresentino un gravoso costo di smaltimento anziché una voce di possibile ricavo” spiega il Presidente di FIPER Walter Righini, richiamando anche la sentenza n. 4221 del 1° febbraio 2023 della Corte di Cassazione penale (Sez.III), la quale esclude chiaramente dal regime rifiuti il legno vergine indipendentemente dal luogo in cui il materiale è stato prelevato. “Serve una risposta urgente per far fronte all’urgenza di gestire i residui legnosi e al fine di poter attivare tutti quegli interventi necessari ed indispensabili a promuovere fattivamente l’economia circolare e avviare azioni di prevenzione del territorio, come affermato dalla presidente Meloni nei giorni scorsi: l’esclusione del legno vergine dal regime rifiuti derivante dalla filiera citata permetterebbe alle amministrazioni pubbliche di poter contare sulla filiera energetica per far fronte all’emergenza, azzerare e/o ridurre considerevolmente i costi di smaltimento, mettere in sicurezza il territorio in tempi rapidi nella certezza e legalità di diritto”.