Decarbonizzazione del TLR: Fiper a Milano con Polimi

Una giornata di lavoro con enti di ricerca e di regolazione, istituzioni e università per parlare di teleriscaldamento efficiente e sostenibile e di come superare gli ostacoli che gli si pongono davanti in Italia, per raggiungere gli obiettivi europei al 2050. Fiper ha preso parte al seminario “Decarbonizzazione del teleriscaldamento italiano: focus sulle sfide non tecniche” promosso e organizzato dal Politecnico di Milano all’interno del progetto LIFE “Support District Heating”.

In particolare il Presidente Michele Colli è intervenuto alla tavola rotonda della sessione pomeridiana coordinata dal Dott. Mazzocchi di RSE dal titolo “Tariffe, contratti, processi di autorizzazione” portando sul tavolo la vasta esperienza di Fiper in materia.

Unlock Strategic Insights with Bioenergy Europe’s Policy Monitor Factsheets

Stay ahead of the curve with our Policy Monitor Factsheets, your go-to resource for understanding key EU legislative files impacting the bioenergy sector.

From REDIII to EUDR, we provide a concise overview of each file’s legislative timeline, critical content, and the potential effects on the bioenergy and biomass industries. The Factsheets offer you the strategic advantage you need to navigate the evolving policy landscape.

Introducing the New Bioenergy Glossary

Bioenergy Europe has launched a comprehensive glossary to make understanding bioenergy easier for everyone. While you’re already well-versed in the field, this resource can be valuable for your partners, clients and indeed European policy makers. From biochar and logging to modern bioenergy and wood pellet, the glossary allows to easily navigate the language of Bioenergy.

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Discover the glossary

Fiper e Bioenergy Europe in visita alla centrale di Asiago: modello di sviluppo energetico sostenibile per il Veneto

Foto di gruppo della visita alla centrale di Asiago. Da sinistra a destra: il direttore di centrale di Vi.Energia, Stefano Allegrini; Gianluca Pugliero, divisione gestione impianti di Elettrostudio per Vi.Energia; Manolis Karampinis di Bioenergy Europe; Vanessa Gallo segretaria generale di Fiper; Alessandro Guercio Business Development & Sales biomass application di Turboden; Mirko Bertotti, energy manager della centrale di Asiago di Elettrostudio per Vi.Energia
La Federazione Italiana dei Produttori di energia da fonti Rinnovabili FIPER e l’Associazione europea delle bioenergie Bioenergy Europe hanno scelto Asiago come caso studio e venerdì 18 ottobre si sono date appuntamento proprio nella cittadina del famoso altopiano veneto per visitare la centrale di teleriscaldamento che dal 2010 porta calore alla popolazione, grazie all’accurata gestione di Vi.Energia.
 
La centrale, che sorge nella località Turcio, a circa 6 Km dal centro di Asiago, produce sia energia elettrica sia calore, con cui si riscaldano oltre 200 utenze del territorio, tra le quali la scuola, il municipio, l’ospedale, diversi hotel e moltissime abitazioni private, ma è progettata per poter arrivare a servire fino a 500 utenze. Alimentata a biomasse solide legnose vergini, permette di abbattere drasticamente le emissioni grazie ad un complesso sistema di rimozione delle ceneri, una linea fumi, un sistema di abbattimento e di monitoraggio in continuo delle emissioni inquinanti ed è un importante fattore verso la transizione energetica del territorio di Asiago, all’interno della strategia locale Asiago Go Green.
 
In un territorio ricco di paesi montani e ricchissimo di boschi e foreste come quello veneto, le centrali a biomassa legnosa possono rappresentare un’importante alternativa alle fonti fossili per la produzione di calore, contribuendo inoltre alla gestione forestale sostenibile, al rilancio del territorio con l’attivazione della filiera bosco-legno-energia e alla lotta allo spopolamento delle aree interne.
 
Questo è il motivo dell’interesse mostrato da Bioenergy Europe per la best practice di Asiago. Manolis Karampinis, Business developer e membership director di Bioenergy Europe, ha infatti dichiarato “Vogliamo sostenere e promuovere sistemi come Asiago per il prossimo futuro, perché ci rendiamo conto che soddisfano effettivi bisogni delle popolazioni e si integrano perfettamente con il territorio. Per questo illustreremo anche questa best practice nei prossimi incontri e colloqui con i policy makers europei come modelli per la competitività e la sostenibilità”.
 
Lo stesso primo cittadino di Asiago, il Sindaco Roberto Rigoni Stern, che ha avuto un breve colloquio con la segretaria generale di Fiper Vanessa Gallo, ha sottolineato “l’importanza cruciale del teleriscaldamento nel miglioramento della qualità dell’aria della cittadina, nella quale tradizionalmente ci si riscaldava bruciando la legna raccolta in bosco in camini e stufe totalmente privi di filtri e a bassa efficienza. Da anni anche le prestazioni energetiche del teleriscaldamento fanno parte del piano comunale Asiago Go Green, che prevede anche un importante incremento della raccolta differenziata, la creazione delle comunità energetiche e un turismo sempre più attento all’ambiente”.
 
Mirko Bertotti, energy manager di rete e centrale, ha posto l’accento sul forte legame che la centrale ha ormai con il suo territorio, sia per la catena di approvvigionamento del cippato, che dà lavoro a diverse aziende forestali locali per una fornitura a km zero, sia per lo stretto rapporto con le utenze nella gestione quotidiana di richieste, soluzione di problemi, assistenza: “La sfida principale che abbiamo nel prossimo futuro è quella di far fronte alle molte richieste di allacciamento che continuano ad arrivare, cercando di armonizzare la difficoltà di un territorio montano con utenze disperse sul territorio con la necessità di garantire la sostenibilità ambientale ma anche economica di ogni nuovo braccio di rete”.
 
Grande soddisfazione ha espresso anche la segretaria generale di Fiper, Vanessa Gallo, per la scelta di Bioenergy Europe di indicare la centrale di Asiago come modello per le politiche energetiche delle aree montane per tutta Europa: “Quella di Asiago è l’unica centrale cogenerativa a biomassa legnosa vergine in Veneto e durante il covid, pur essendo comune metanizzato, ha mantenuto invariate le tariffe. Ciò ha portato ad un incremento esponenziale delle richieste di allaccio, che verranno soddisfatte in gran parte dalla misura del PNRR dedicata allo sviluppo di reti di teleriscaldamento a fonti rinnovabili. Speriamo che questa visita possa essere da stimolo per la nascita di nuovi impianti come quello di Asiago nel Veneto, una regione con grandi potenzialità in materia di energia da biomassa, ma purtroppo ancora quasi del tutto inespresse”.

Voci nazionali “Le vostre storie in Europa”: Giornata europea della bioenergia 2024 

Ogni anno, i membri di Bioenergy Europe condividono storie di successo nazionali che mostrano il loro impegno per l’energia sostenibile e ispirano altri nel settore. Quest’anno sono già state evidenziate sei storie che dimostrano la competitività e la sostenibilità della bioenergia. Questi esempi rivelano come la bioenergia stia guidando i progressi nella riduzione della dipendenza energetica e faccia progredire i Paesi verso le loro ambizioni di zero netto.
 
Scoprite queste storie stimolanti e vedete come la bioenergia sta dando forma a un futuro energetico più pulito e resiliente in tutta Europa!
 
Il giorno dell’Italia sarà il 24 novembre.

Your Stories in Europe: European Bioenergy Day 2024

Each year, Bioenergy Europe members share national success stories that showcase their commitment to sustainable energy and inspire others across the sector. This year, six stories have already been highlighted, each demonstrating the competitiveness and sustainability of bioenergy. These examples reveal how bioenergy is driving progress in reducing energy dependence and advancing countries toward their net-zero ambitions.

Discover these inspiring stories and see how bioenergy is shaping a cleaner, more resilient energy future across Europe.

European Bioenergy Future 2024: Discover the Agenda

Competing For Biogenic CO2: The Battle Ahead Bioenergy Europe will welcome you on 20-21 November 2024 for a new edition of the European Bioenergy Future. EBF 2024 will explore the role of Bioenergy in the green transition, especially in the context of the 2024 European elections. While the speaker lineup is yet to be announced, the agenda and panels’ topics are already set. Biogenic CO2 will be a core topic of the discussion, in fact, as Europe progresses on its path to net-zero, reliance on fossil carbon will decrease, while demand for biogenic carbon is set to rise:
  • What would be then the optimal way of handling biogenic CO2?
  • Should biogenic CO2 be permanently stored to mitigate historic emissions, or should it be utilized to address the needs of sectors that are difficult to decarbonize?
Register now to EBF 2024

Bioenergy Europe Moves Toward Gender Balance in its Governance

Bioenergy Europe approved a key amendment to its statute promoting gender balance on its board. The new board will be elected on 20 November, following the new statutes’ changes. 

On the same day, Bioenergy Europe hosted its Networking Event, bringing together members and stakeholders from the bioenergy sectors, including representatives from European Institutions.

Find out more here.

FIPER, AIEL e EBS scrivono ai Ministeri per aprire con urgenza un tavolo tecnico operativo sulla certificazione di sostenibilità. Ne va del futuro delle aziende forestali e degli operatori di filiera!

Milano – Una lettera congiunta al Ministero dell’Ambiente e sicurezza energetica e al Ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste per chiedere l’apertura di un tavolo urgente di confronto tecnico sul tema della certificazione di sostenibilità delle filiere della biomassa solida per valorizzazione energetica. È ciò che hanno richiesto Fiper, Aiel ed Ebs affinché gli operatori della filiera bosco-legno-energia possano procedere alla certificazione nei tempi previsti dalla normativa ma soprattutto in un contesto di riferimento chiaro e definito.

Le tre sigle dell’energia da biomassa sottolineano l’urgenza del confronto con i tecnici dei Ministeri, se si vogliono rispettare le tempistiche previste dal recepimento della RED 2, dando al contempo risposte chiare perché le certificazioni possano essere implementate e sinergetiche allo sviluppo della filiera. A tal fine risulta prioritario stendere una road map funzionale alla messa in atto di un sistema che permetta di garantire i criteri di sostenibilità provisti dalla normativa, cercando di armonizzare gli schemi di certificazione e tracciabilità già esistenti, e immaginare un efficace sistema di monitoraggio una volta avviato il percorso.

FIPER, AIEL e EBS mettono a disposizione dei Ministeri interpellati la loro decennale esperienza nel settore e nel rapporto con i loro omologhi europei affinché ne possa emergere un testo completo, chiaro e soprattutto rispondente alle esigenze del nostro Paese e di tutta la filiera, esigenze che vengono ben esplicitate in apertura di lettera, con il riferimento alla gestione forestale sostenibile, alla valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale, al presidio del territorio e alla prevenzione del rischio idro geologico, temi da sempre al centro dell’azione delle tre associazioni nazionali di filiera firmatarie della lettera.

Si allega lettera originale firmata dai Presidenti FIPER Michele Colli, AIEL Domenico Brugnoni e EBS Andrea Bigai.

Viaggio in Friuli

Un breve ma intenso viaggio nel Friuli della filiera bosco-legno-energia, alla scoperta di realtà virtuose e buone pratiche di successo: è quello che ha fatto FIPER nel mese di settembre insieme a Fabio Gallici, associato Fiper e imprenditore della filiera che gestisce insieme al fratello Ivano la Gallici SRL.

Con questo sintetico report, Fiper intende restituire i contenuti delle due giornate, con un breve racconto per parole e immagini, con l’obiettivo di far emergere le questioni più urgenti con le quali ci siamo confrontati, sollecitati dai tanti stimoli dei colloqui avuti con gli attori principali del territorio, gli imprenditori della filiera che ogni giorno si confrontano con le difficoltà e gli ostacoli di un settore che deve fare ancora molta strada per raggiungere gli obiettivi europei al 2030.

PRIMA TAPPA: ZIGNANO POWER

Il primo giorno di tour inizia con la visita alla Zignago Power di Fossalta di Portogruaro, un impianto che produce 49,2 MWt termici e 17 MW elettrici utilizzando esclusivamente materiale vegetale vergine. L’impianto sorge nel 2008 per soddisfare la richiesta energetica della vetreria di proprietà della famiglia Marzotto, ma nel tempo è arrivato anche ad alimentare 150 utenze tra private e pubbliche (come ad esempio l’asilo e la piscina).

Insieme all’Amministratore delegato Andrea Bigai, il Presidente Colli e la Segretaria generale Vanessa Gallo hanno discusso delle modalità per rispettare i criteri di sostenibilità previsti dalla direttiva europea RED II e della necessità di norme e tempi chiari e definiti per la relativa certificazione. Altro tema dibattuto è stato quello dell’approvvigionamento della biomassa a Km zero e dell’importanza del riconoscimento del materiale forestale fuori foresta e urbano all’interno dei criteri di sostenibilità dei materiali residuali ai fini energetici come sottoprodotto o come materiale forestale a tutti gli effetti, per garantire una produzione sostenibile e una filiera corta che crei sviluppo per il territorio.

PALLET E CIPPATO; E UNA RETE DI IMPRESE

La tappa successiva del viaggio è la località di Faedis: qui, Franco Petrigh dirige Relen, un’azienda di produzione di cippato, e l’azienda di produzione di pallet Friul Pallet.

La delegazione di Fiper con Franco Petrigh nel sito Relen-Friul Pallet

 

L’idea di avviare un impianto di teleriscaldamento è nata nel 2012 proprio dalla necessità di essiccare i pallet destinati al commercio trans-oceanico, all’interno del processo di disinfestazione da agenti fito-sanitari potenzialmente dannosi. Da qui si è poi sviluppata una mini rete a servizio di uffici e capannoni e un impianto di cogenerazione per essiccare il cippato. Con il tempo e l’esperienza, dalla semplice produzione per autoconsumo, Petrigh ha allargato la produzione di cippato destinandolo anche alla vendita, curandone la qualità al fine di ottenere un prodotto ideale per le caratteristiche ambientali ed energetiche, certificato in classe A1.

Sia Relen sia Friul Pallet fanno parte di Rete Legno Energia, una rete d’imprese friulane che coprono tutto l’arco della filiera bosco-legno-energia e promuovono l’uso delle biomasse come combustibile ecologico, a Km zero, sostenibile e programmabile, che crea valore e sviluppo per il territorio attraverso il sostegno dell’economia circolare del legno. Dai racconti e dall’esperienza di Franco abbiamo appreso e constatato che esperienze virtuose di produzione energetica green con piccole o medie reti di teleriscaldamento si possono e si dovrebbero incentivare specie nelle molte aree non metanizzate presenti anche in pianura o nella zona pedemontana friulana, che ancora utilizzano le bombole gpl o il gasolio. L’esempio è quello di Povoletto, comune demetanizzato ora fornito da una piccola caldaia cogenerativa a biomasse.

I TLR DEI PICCOLI COMUNI MONTANI FRIULANI

La prima giornata della missione di Fiper in Friuli prosegue con una visita alla ESCO Montagna FVG e un colloquio con il suo direttore Sergio Buzzi.

Il Presidente Colli, la Segretaria generale Vanessa Gallo e Fabio Gallici insieme a Sergio Buzzi, direttore di ESCO Montagna

 

ESCO Montagna è una società interamente pubblica, partecipata dalle Comunità di montagna della Carnia, del Gemonese e del Canal del Ferro – Valcanale, oltre che da 28 Comuni della montagna friulana e ha come obiettivo quello della promozione del risparmio energetico e dell’uso razionale dell’energia. Ad oggi gestisce gli impianti di teleriscaldamento di Arta Terme, Ampezzo, Treppo Ligosullo, Lauco, Verzegnis, Forni Avoltri, Prato Carnico e Socchieve, tutti in provincia di Udine.

In questo incontro sono emerse soprattutto le tematiche relative alle difficoltà, per impianti di piccole dimensioni e di proprietà pubblica, di gestire le sempre maggiori incombenze derivanti dagli obblighi di enti come Gse e Arera, che pesano molto sul lavoro di una dotazione di personale ridotta all’osso. Anche in questo colloquio è emersa con forza la necessità di stimolare, da parte del Governo regionale, la filiera bosco-legno-energia per promuovere il settore all’interno di un contesto territoriale che ha una grande potenzialità da esprimere, ma altrettante difficoltà nel trovare soluzioni per ottimizzare il funzionamento degli impianti (per esempio, la gestione delle ceneri.

INNOVAZIONE E TUTELA AMBIENTALE: LA BEST PRACTICE DI SERVEL MERA

Il viaggio prosegue verso Sutrio, con la visita all’associato Fiper Servel Mera. Qui, in un’azienda che fa della sostenibilità il suo core business, Nicola Cescutti gestisce diversi impianti idroelettrici e fotovoltaici e l’impianto di teleriscaldamento cogenerativo a biomasse di Sutrio (5MW termici e 1 MW elettrico in funzione dal 2015), spiegando che la ricerca di competitività si può e si deve conciliare con un livello sempre più elevato di attenzione all’ambiente, attraverso una politica di innovazione e di crescita economica che utilizzi al meglio le risorse naturali. Quello di Servel Mera è stato tra i primi impianti in Italia ad aumentare la potenza installata nell’ambito della disciplina nazionale dell’”Extra power”.

L’impianto di Servel Mera a Sutrio

La delegazione di Fiper in visita all’impianto di Servel Mera con Nicola Cescutti

A COLLOQUIO CON L’ASSESSORE REGIONALE ALLE FORESTE

La serata si conclude con l’incontro con Mirco Cigliani, presidente di Legno Servizi e rappresentante regionale delle imprese boschive e forestali e l’Assessore regionale alle politiche Agricole e Forestali Stefano Zannier.

Nell’incontro sono stati affrontati temi importantissimi e urgenti che raccontano di una regione che in ambito forestale ed energetico ha potenzialità enormi di crescita e di sviluppo. Il Friuli, con il suo patrimonio di oltre 300mila ettari di boschi e foreste e un patrimonio forestale fuori foresta urbano che supera i 3 milioni di alberi, potrebbe contare su una ricrescita annua di biomassa che supera il milione di metri cubi, quando invece i prelievi boschivi oggi arrivano appena a 250 mila metri cubi (solo un quarto di quest’ultima!). Da ciò deriva che buona parte delle foreste non sono gestite ma abbandonate ad una ricrescita spontanea incontrollata che crea problemi ambientali enormi: il dissesto idrogeologico per le ricrescite su torrenti e fiumi; monoculture di conifere arrivate alla senescenza facilmente attaccabili da fenomeni come tempeste, patogeni o incendi e non più utili all’assorbimento del carbonio. Il tutto nel paradosso di una regione che è fra le maggiori del nord est per consumo di legno vergine, che però proviene per oltre l’80% dall’estero.

I motivi di questa discrasia paradossale sta in vizi e deficienze consolidate che vedono tra le cause principali le difficoltà a creare piani di gestione su aree di multiproprietà; regolamenti forestali che non prevedono,  come invece accade in altre aree europee, i tagli a raso e la “coltivazione turnale del bosco”; le difficoltà burocratiche con vincoli sovrapposti nelle realizzazioni di piste forestali adeguate agli interventi meccanizzati utili oltre che per le utilizzazioni boschive, anche alle difesa e mantenimento del suolo montano; la frammentazione di tante piccole imprese forestali mai riuscite a crescere o a meccanizzarsi in modo adeguato per svolgere grossi interventi.

Sul lato fuori foresta, poi, si rischia di perdere altrettante importantissime filiere: i dati di monitoraggio registrano infatti una produzione annua di oltre 70mila tonnellate di biomasse costituite da tronchi, piante intere e potature ricavate dagli interventi di sviluppo e mantenimento del patrimonio forestale fuori foresta (alberature stradali, corridoi ecologici, alberature al fianco di ferrovie, foreste urbane, alberi di parchi giardini, aree abbandonate ecc.). Un materiale di alta qualità e prezioso in particolare nelle filiere locali energetiche che però manca ancora di una definizione giuridica e di un sistema di tracciabilità certo ed univoco al fine dell’utilizzo secondo i criteri di sostenibilità, costringendo le imprese ad un utilizzo non garantito dalle normative attuali.

GIORNO 2: ADRIAWATT E LA FUTURA RETE DI CERVIGNANO

La seconda e ultima giornata si apre con la visita alla società agricola Adriawatt, alla guida della quale c’è Paolo Moro, che ci ha incontrati in compagnia del figlio che lavora con lui e delle due assessore del comune di Cervignano Barbara Nalon e Carlotta Francovigh.

La delegazione Fiper insieme ai Moro e alle assessore del Comune di Cervignano

La visita all’impianto di Adriawatt

Adriawatt conduce un impianto a cippato che soddisfa le esigenze energetiche dell’azienda ma che è dimensionato per andare ben oltre. In questa visita infatti, il tema più sentito sia dall’interlocutore pubblico sia da quello privato, è stato senza dubbio quello della possibilità di accedere a incentivi, tramite bandi regionali, per la realizzazione della rete di teleriscaldamento che potrebbe servire il comune di Cervignano. Il progetto di estensione della rete a utenze del comune è infatti nei piani a breve termine della società e del Comune stesso, per quanto però sarebbe necessario un sostegno economico per l’avvio dei lavori. L’appello è quindi di nuovo alle autorità competenti perché sostengano fattivamente il comparto per un vero rilancio dell’economia green friulana.

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL FRIULI: QUI SI DECIDONO LE POLITICHE REGIONALI

A questo punto era naturale arrivare a interloquire con i decisori politici di questa splendida regione ricca di acque e foreste. E infatti nel pomeriggio Fiper si è recata a Trieste per incontrare assessori e consiglieri regionali e sottoporre loro le istanze raccolte nel territorio.

Abbiamo incontrato il vicegovernatore Mario Anzil, l’Assessore all’ambiente ed energia Scoccimarro, l’Assessore alle foreste Stefano Zannier, l’Assessora a infrastrutture e trasporti Cristina Amirante. Con tutti costoro, e con alcuni loro collaboratori, abbiamo iniziato ad analizzare i temi più urgenti per il comparto: il riconoscimento del materiale forestale fuori foresta nelle filiere energetiche sostenibili; le ridefinizioni dei sottoprodotti vegetali, anche in virtù della recente mozione congiunta firmata all’unanimità dal Consiglio regionale, che impegna il Governo alla costituzione di un tavolo tecnico regionale con gli attori coinvolti nella manutenzione del patrimonio forestale urbano e a farsi parti attiva con il governo nazionale e con i membri della commissione UE per una riscrittura della direttiva e della norma nazionale; la possibilità di dare vita a bandi non solo per la realizzazione di nuovi impianti ma anche per la realizzazione delle reti; l’importanza di stimolare una gestione sostenibile dei boschi attraverso una strutturata organizzazione dei prelievi, oggi ancora troppo limitati ed un uso a cascata degli stessi; la necessità di fare una corretta e diffusa comunicazione sulla sostenibilità delle biomasse in quanto fonti rinnovabili di energia sostenibile e programmabile a km zero; l’urgenza di un maggiore coordinamento tra i diversi settori del governo regionale che gestiscono parti distinte della filiera bosco-legno-energia per dare vita a sinergie fondamentali atte a cogliere le opportunità del futuro e vincere le sfide ambientali che abbiamo davanti.

Fiper si è detta disponibile a collaborare con gli uffici regionali e a mettere a loro disposizione tutta la propria esperienza e le proprie conoscenze per lavorare insieme al raggiungimento di questi obiettivi, magari all’interno di un tavolo inter-settoriale, replicando e offrendo esperienze positive già in atto in molte altre regioni fra cui Trentino Alto Adige, Lombardia e Piemonte.

Il pomeriggio in Consiglio Regionale FVG ci ha permesso di intercettare anche la Consigliera regionale Manuela Celotti, prima firmataria della mozione inerente la gestione dei residui vegetali derivanti dalla manutenzione del verde urbano. Con lei abbiamo concordato di proseguire con il lavoro congiunto e trasversale a tutte le forze politiche che siedono in Consiglio e in Giunta regionale, anche per sensibilizzare le istituzioni nazionali ed europee.

Riunione con l’Assessore regionale Scoccimarro e la dirigente del settore Dott.ssa Caprotti

Fiper davanti al palazzo del Consiglio Regionale con l’Assessore Zannier

 

IL VIAGGIO FINISCE. L’IMPEGNO NO!

La due giorni friulana si è conclusa dunque qui, ma il lavoro è solo all’inizio. Fiper si porta a casa una conoscenza più approfondita di questa terra dalle grandi potenzialità e l’impegno a lavorare sulle questioni aperte con ancor maggior vigore che in passato, impegno che ha già iniziato a perseguire dando seguito ai primi contatti post-missione.

Un sentitissimo ringraziamento va a Fabio Gallici, che con grande passione e tenacia porta avanti le istanze del settore guidato, dall’amore per la sua terra e da una visione del futuro improntata alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare, traguardo raggiungibile e non pura chimera, anche nel suo Friuli.